Le funzioni attribuite alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali dal d.lgs. n. 281 del 28 agosto 1997 sono le seguenti:
- coordinamento dei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali;
- studio, informazione e confronto nelle problematiche connesse agli indirizzi di politica generale che possono incidere sulle funzioni proprie o delegate di Province, Comuni e Città metropolitane;
- discussione ed esame dei problemi relativi all’ordinamento ed al funzionamento degli Enti locali, compresi gli aspetti relativi alle politiche finanziarie e di bilancio, alle risorse umane e strumentali, nonché delle iniziative legislative e degli atti generali di governo a ciò attinenti;
- discussione ed esame dei problemi relativi alle attività di gestione ed erogazione dei servizi pubblici e di ogni altro problema che venga sottoposto al parere della Conferenza stessa dal Presidente del Consiglio o dal Presidente delegato, anche su richiesta delle autonomie locali;
- favorire l’informazione e le iniziative per il miglioramento dell’efficienza dei servizi pubblici locali;
- favorire la promozione di accordi o contratti di programma ai sensi dell’articolo 12 della L. 498/1992;
- favorire le attività relative alla organizzazione di manifestazioni che coinvolgano più Comuni o Province da celebrare in ambito nazionale.
La legge 5 giugno 2003, n. 131 (c.d. legge La Loggia), recante “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3” prevede, inoltre, al comma 4 dell’articolo 8, che vengano immediatamente Comunicati alla Conferenza i provvedimenti non procrastinabili adottati dal Governo nell’esercizio dei poteri sostitutivi, ai fini di un’eventuale richiesta di riesame.
La Sessione europea
La legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante “Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”, all’articolo 23, rubricato “Sessione europea della Conferenza Stato-città ed autonomie locali”, prevede una sessione speciale della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, dedicata alla trattazione degli aspetti delle politiche dell’Unione europea di interesse degli Enti locali.
L’articolo 26 della medesima legge n. 234/2012, rubricato “Partecipazione degli Enti locali alle decisioni relative alla formazione di atti normativi dell’Unione europea”, prevede, altresì, che la Conferenza Stato-città ed autonomie locali sia il tramite tra i Comuni, le Province, le Città metropolitane ed il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per gli affari europei, a garanzia di una adeguata consultazione degli enti stessi ai fini della formazione della posizione dell’Italia in relazione alle attività dell’Unione europea che presentino specifica rilevanza negli ambiti di competenza degli Enti locali.
Il 20 gennaio 2016 è stata convocata la prima seduta istitutiva della Conferenza Stato-città ed autonomie locali in Sessione europea, in occasione della quale, in accordo con i rappresentanti del Dipartimento delle politiche europee, del Ministero dell’interno, di ANCI e di UPI, è stato adottato l’atto che ne definisce le competenze nonché i tempi e le modalità di organizzazione, allo scopo di dare attuazione alle disposizioni normative che prevedono la fattiva partecipazione degli Enti locali alla definizione delle politiche dell’Unione europea attraverso lo svolgimento della predetta Sessione europea.