13 novembre 2024
Istituito inizialmente con l’art. 1, commi 437-444, della Legge 160/2019 (legge di bilancio 2020) è stato poi recepito tra le linee di investimento finanziate con il PNRR.
La misura mira a realizzare interventi di edilizia sociale e rigenerazione urbana, riducendo le difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e valorizzando la sostenibilità e l'innovazione verde. L'investimento intende favorire la costruzione e la riqualificazione di 10.000 unità abitative e, al tempo stesso, garantire la riqualificazione di almeno 800.000 metri quadrati di spazi pubblici. La selezione delle proposte da finanziare, in linea con la direttrice della transizione ecologica del PNRR, viene valutata in base all'impatto ambientale, sociale, culturale, urbano-territoriale, economico- finanziario e tecnologico dei progetti.
Vengono finanziati:
- interventi di cui all’art. 3, comma 1, lettere b), c), d) e f) del d.P.R. 380/2001;
- interventi di cui alla lettera e) possono essere ammessi a finanziamento solo in maniera residuale e per specifiche operazioni di densificazione;
- interventi di auto-recupero;
- interventi coerenti con quelli di cui alla delibera CIPE 22 dicembre 2017 n. 127;
- interventi di rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici non utilizzati, dismessi e degradati, anche destinati a usi temporanei;
- interventi e misure per incrementare l'accessibilità materiale, immateriale e la sicurezza, sia degli edifici che degli spazi, le dotazioni territoriali e i servizi di prossimità;
- interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, di incremento di alloggi di edilizia residenziale sociale, compresi la realizzazione e l’acquisto di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee;
- interventi su immobili che sono già stati in passato oggetto di finanziamento pubblico purché si tratti di interventi a completamento degli stessi ovvero su altre parti, purché connesse fisicamente e funzionalmente alla proposta di programma di rigenerazione.
Il decreto interministeriale n. 395 del 2020 ha definito i termini, i contenuti e le modalità di presentazione delle proposte nonché i tempi, le modalità di erogazione e i criteri per la valutazione delle proposte da parte dell'Alta commissione (Organismo collegiale istituito con il decreto ministeriale n. 474 del 27 ottobre 2020). Il contributo massimo riconoscibile per ogni proposta ammessa al finanziamento è di 15.000.000,00 di euro. Il numero totale complessivo di proposte che può presentare ciascun soggetto proponente è massimo tre. Il decreto ha previsto la possibilità per gli enti di presentare due tipologie di proposte:
(1) progetti ordinari, per un importo massimo di 15 milioni di euro (articolo 4 del decreto n. 395 del 2020);
(2) progetti pilota, per un importo massimo di 100 milioni di euro (articolo 14 del decreto n. 395 del 2020).
Nella prima categoria sono annoverati gli investimenti aventi ad oggetto la riqualificazione e l’aumento dell'housing sociale, la ristrutturazione e la rigenerazione della qualità urbana, il miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza, la mitigazione della carenza abitativa e l’aumento della qualità ambientale, l’utilizzo di modelli e di strumenti innovativi per la gestione, l'inclusione e il benessere urbano. Nella seconda categoria, invece, vi rientrano gli interventi che riguardano l'edilizia residenziale pubblica ad alto impatto strategico sul territorio nazionale.
Con decreto ministeriale n. 383 del 7 ottobre 2021, sono stati approvati gli elenchi dei beneficiari e delle proposte, valutate positivamente dall'Alta Commissione, nonché la somma attribuita a ciascun beneficiario, per un ammontare complessivo di 2.820.007.519,85 euro. L'eccedenza rispetto alle risorse assegnate all'intervento dal PNRR (20.007.519.85 euro) è stata coperta a valere su residui di spesa di competenza dell'amministrazione titolare dell'intervento.
Le proposte accolte sono state complessivamente 159, di cui 151 proposte ordinarie e 8 progetti pilota (presentati da 6 Regioni).
Gli elenchi dei progetti sono redatti tenendo conto della riserva del 40 per cento delle risorse per le regioni del sud e dell'obbligo di finanziamento di almeno una proposta per ciascuna regione. Complessivamente, al sud-Italia sono destinate circa il 40,07 per cento delle risorse (57 progetti ordinari e 3 progetti pilota) per un ammontare complessivo di 1,13 miliardi di euro.
Con il decreto direttoriale n. 17524 del 29 dicembre 2021, è stato definitivamente individuato l'elenco delle proposte "Pilota" ammesse a finanziamento, e del decreto direttoriale n. 804 del 20 gennaio 2022 di individuazione dell'elenco delle proposte "Ordinarie" definitivamente ammesse a finanziamento.
Il decreto direttoriale n. 6442 del 14 giugno 2022 rappresenta l'atto ricognitivo di raccordo nel quale sono stati correttamente riportati tutti i CUP (codice che identifica un progetto d'investimento pubblico ed è l'unità di base sulla quale si fonda il funzionamento del Sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici) associati agli interventi finanziati dal PINQuA e individuati dai due decreti precedenti.
Stante all’ultima relazione sullo stato di attuazione del progetto – pubblicata a luglio 2024 - circa l'89% sul totale dei progetti ha ultimato le procedure di aggiudicazione, per una copertura di circa 12.500 unità abitative e di circa 8.000.000 di metri quadrati di spazi pubblici. Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – titolare dell’investimento – cura le attività di monitoraggio dell'attuazione degli interventi.