Le nuove disposizioni sul reclutamento dei giovani
Con il fine dichiarato di far diventare la pubblica amministrazione attrattiva per i giovani, di seguito, una selezione delle più importanti disposizioni contenute nel decreto-legge convertito definitivamente dal Parlamento per incentivare il reclutamento dei giovani nelle pubbliche amministrazioni che interessano anche gli enti locali.
Misure per l’inserimento di giovani diplomati ITS nella pubblica amministrazione (art. 1)
Per affrontare la sfida di attrarre giovani talenti nella pubblica amministrazione, l’articolo 1 prevede la possibilità per i comuni, le province e le città metropolitane - e tutte le amministrazioni pubbliche elencate nell’art. 3 ter c. 1 del d.l. n.44/2023 - di destinare il 15% della propria capacità assunzionale alla sottoscrizione di contratti a tempo determinato con giovani diplomati provenienti dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS), o comunque in possesso di diplomi tecnici connessi alla transizione digitale e alla sicurezza informatica. Si tratta di una quota ulteriore, che si aggiunge a quella già prevista per l’assunzione di giovani laureati con contratto di apprendistato della durata massima di 36 mesi o, attraverso apposite convenzioni, di studenti di età inferiore a 24 anni con contratto di formazione e lavoro. La norma prevede anche che, in caso di valutazione positiva e in presenza degli altri requisiti di legge, tali rapporti possono essere trasformati in contratti a tempo indeterminato.
Estensione del progetto “PA 110 e lode” (art. 1)
Per favorire il conseguimento della laurea, lo stesso articolo 1 prevede l’applicazione del progetto “PA 110 e lode” nell’ambito di queste assunzioni, nel limite massimo di 3 milioni di euro per il triennio 2025-2027, a valere sul Fondo per la formazione digitale, ecologica e amministrativa dei dipendenti della pubblica amministrazione istituito dall’articolo 1, comma 613, della legge di Bilancio 2022.
Stabilizzazione degli assistenti sociali (art. 2 comma 3)
L’articolo 2, al comma 3, prevede un differimento del termine per la stabilizzazione per gli assistenti sociali titolari di contratti a tempo determinato. Entro il 31 dicembre 2025 (e non più entro il 31 dicembre 2024), i comuni possono assumere con contratto a tempo indeterminato gli assistenti sociali attivi nei territori, al fine di garantire continuità nei servizi sociali comunali, anche rispetto alla presa in carico dei beneficiari. Il nuovo termine derogatorio è utile anche per il computo della maturazione dell’anzianità richiesta per la loro stabilizzazione.