Scuole più accessibili: nuovo bando del MIM per l’abbattimento delle barriere architettoniche
12 novembre 2025Un passo concreto verso una scuola più accessibile e inclusiva. È questo l’obiettivo dell’Avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’assegnazione delle risorse previste dal Decreto n. 200 del 24 ottobre 2025, in corso di registrazione presso gli organi di controllo, destinate a interventi di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici scolastici.
Il bando, rivolto agli enti locali territoriali, Comuni, Province e Città Metropolitane, intende sostenere progetti finalizzati a garantire una piena accessibilità degli ambienti educativi, favorendo la partecipazione di tutti gli studenti con disabilità, alla vita scolastica.
Secondo quanto previsto dal decreto, le risorse potranno essere utilizzate per adeguare strutturalmente gli edifici scolastici, installare rampe e ascensori, eliminare barriere fisiche o sensoriali, migliorare la segnaletica e la fruibilità degli spazi comuni. Non solo interventi edilizi, ma anche soluzioni tecnologiche innovative che favoriscano l’inclusione e la mobilità all’interno delle scuole.
Gli enti locali, tramite il legale rappresentante, potranno presentare la propria candidatura attraverso la piattaforma telematica ministeriale, seguendo le modalità e le scadenze indicate nell’avviso e devono far pervenire la propria candidatura attraverso la piattaforma informatica raggiungibile al seguente indirizzo: https://barriere-architettoniche.indire.it
Il finanziamento rientra nel più ampio impegno del MIM a favore della riqualificazione del patrimonio scolastico e della promozione di ambienti di apprendimento sicuri, inclusivi e sostenibili.
L’iniziativa rappresenta quindi un’importante opportunità per le amministrazioni territoriali, chiamate a investire in progetti che coniughino innovazione, sicurezza e attenzione alle persone.
Il testo completo del bando e tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Fonte: Ministero dell’Istruzione e del Merito