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TARI, in vigore da oggi il DPCM che disciplina il “bonus sociale per i rifiuti”

Il “bonus sociale per i rifiuti”, così è denominata la misura prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2025 n. 24, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 13 marzo 2025.

In analogia a quanto previsto dai bonus elettrico, gas e idrico l’agevolazione è riconosciuta agli utenti, ai nuclei familiari in condizione di effettivo e documentato disagio sociale, con un ISEE (Indicatore di situazione economica equivalente) non superiore a 9.530 euro, elevato a 20.000 euro nel caso di nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. Tali valori soglia saranno aggiornati dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente con cadenza triennale.

L’agevolazione consiste in una riduzione del 25 per cento della tassa sui rifiuti (TARI) o della tassa corrispettiva per il servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani altrimenti dovuta, ovvero del 25 per cento della spesa media nazionale per il servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani nei casi in cui il gestore dell’attività di gestione tariffe e rapporto con gli utenti non si accrediti al Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche (SGAte) e, conseguentemente, non sia possibile  determinare l’ammontare del bonus da erogare all’utente.

Il bonus è riconosciuto a decorrere dal primo gennaio 2025 e sarà l’INPS a fornire ai Comuni i dati relativi agli ISEE validi per l’individuazione dei beneficiari.

Per usufruire del bonus, la procedura prevede che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) definisca le modalità di condivisione delle informazioni fornite dall’INPS, tra il Sistema informativo integrato (SII), il Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche e i gestori del servizio rifiuti, ivi inclusi i comuni.