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Accesso ai finanziamenti per la transizione digitale

Data 29/09/2025

Creare un futuro digitale più sostenibile e improntato sulla persona, è indubbiamente uno degli obiettivi dell’Unione Europea ma anche di ogni singolo Stato membro. La transizione digitale della PA rappresenta un punto di svolta nella realizzazione di servizi più efficienti e universalmente accessibili. A questo proposito appaiono rilevanti gli investimenti pianificati all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di Italia Digitale 2026. In particolare, il PNRR prevede cospicue risorse dedicate alla digitalizzazione delle amministrazioni per effettuare, tra l’altro, un potenziamento delle infrastrutture digitali e l'adesione al Polo Strategico Nazionale (PSN)

Una cifra considerevole sul totale di essi, pari a 6,74 miliardi (quasi la metà del totale), è infatti destinata alla digitalizzazione della PA. A tale cifra, si aggiunge un ulteriore finanziamento di 30,6 miliardi di euro previsto con il Piano Nazionale Complementare (PNC).

Tra gli altri fondi previsti, quelli del Programma Digital Europe che finanzia iniziative in aree strategiche come intelligenza artificiale, supercomputing e sicurezza informatica, oltre a rafforzare le competenze digitali tramite la formazione, e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale a supporto dei progetti di digitalizzazione e connettività digitale a livello regionale, promossi dalle amministrazioni degli Stati membri. Per completezza, si citano anche le importanti misure previste con il Credito d'Imposta per beni strumentali e ricerca & sviluppo e la Nuova Sabatini per l'acquisto di beni strumentali digitali.

Ma come accedere ai finanziamenti?
I comuni possono accedere ai fondi per la digitalizzazione principalmente tramite la piattaforma PA digitale 2026, gestita dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove sono pubblicati gli avvisi e i bandi per le amministrazioni pubbliche per lo più finanziati dal PNRR. 

L'accesso avviene mediante procedure standardizzate che prevedono l'assegnazione di voucher predefiniti e il raggiungimento di obiettivi specifici, come l'adesione a PagoPA, l'uso dell'identità digitale (SPID/CIE) e l'adozione di App IO, piuttosto che la presentazione di progetti complessi. 

Le risorse vengono quindi erogate attraverso avvisi pubblici e bandi che vengono pubblicati sul portale PA digitale 2026, per i quali i Comuni, previa registrazione e, in alcuni casi specifici, dopo aver completato una valutazione della maturità digitale, possono presentare domanda entro i limiti temporali previsti.

Tuttavia, al fine di semplificare l'accesso, sono previste soluzioni standardizzate dove le amministrazioni riceveranno contributi predefiniti sotto forma di voucher in base alla dimensione e alle scelte fatte come ad esempio il numero di servizi su PagoPA. L'erogazione delle risorse avverrà al raggiungimento di specifici obiettivi. È pertanto fondamentale aderire a piattaforme nazionali come SPID, CIE, PagoPA, App IO e ANPR. 


Ultimo aggiornamento: 29 settembre 2025