Il Piano di intervento nazionale
Il 2030 Digital Compass rappresenta anche una chiamata per i Paesi Europei a rendere centrale il tema della transizione digitale nelle loro politiche e nei loro piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR). L’Italia, ha reso propri gli obiettivi fissati per il 2030 dal percorso tracciato dalla Commissione europea per il decennio digitale, mediante due strumenti fondamentali, il Piano triennale per l'informatica e il documento Italia digitale 2026.
Il Piano triennale per l'informatica, in sintesi può definirsi come lo strumento attuativo volto a definire in che modo le Pubbliche Amministrazioni devono digitalizzarsi, a guidare le stesse nella modernizzazione tecnologica migliorando i servizi e la loro efficienza, e contenente altresì raccomandazioni, strumenti e indirizzi per le amministrazioni per pianificare i loro interventi tecnologici e digitali.
E’ quindi lo strumento strategico di indirizzo per la digitalizzazione della PA, redatto dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, che indica le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale non soltanto del settore pubblico, ma dell’intero Paese.
Fin dalla sua prima edizione (2017-2019) ha rappresentato il documento di supporto e di orientamento per le pubbliche amministrazioni italiane nella pianificazione delle attività sul percorso di innovazione tecnologica. Il nuovo Piano presenta, rispetto alle precedenti edizioni, dei cambiamenti nella sua struttura e approfondisce alcuni contenuti per sostenere in modo efficace le Pubbliche Amministrazioni nel processo di implementazione e gestione dei servizi digitali, affrontando anche approfonditamente, per la prima volta, il tema dell’Intelligenza Artificiale.
Strutturalmente, il Piano è diviso in componenti strategiche (organizzazione, regole, dati), componenti tecnologiche (servizi, piattaforme, dati, infrastrutture, sicurezza) e strumenti che forniscono modelli e buone pratiche alle amministrazioni. In linea generale, viene aggiornato ogni tre anni, ma sono previsti altresì aggiornamenti annuali volti a rispondere ai rapidi cambiamenti tecnologici e del contesto socio-economico.
Il Documento Italia digitale 2026 o Piano strategico per la transizione digitale e la connettività del Paese, definito nel 2021, è invece un documento di indirizzo del Governo che delinea la strategia complessiva per la digitalizzazione e che ha influenzato il PNRR. In sintesi, stabilisce le direttrici e le azioni per rispettare gli impegni di digitalizzazione a livello nazionale ed europeo e sintetizza la strategia digitale e tecnologica per l'Italia, che il Governo ha prima impresso al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e poi avviato tra febbraio 2021 e ottobre 2022. Il documento descrive le iniziative intraprese, i risultati conseguiti e le prossime azioni previste per rispettare gli impegni presi.
Il primo compito atteso riguarda il passaggio degli enti pubblici verso il Cloud, il cui monitoraggio del progetto spetta al Dipartimento per la trasformazione digitale. La migrazione verso il cloud delle Pubbliche Amministrazioni secondo la Strategia Cloud Italia è prevista entro il 30 giugno 2026.
La Strategia Cloud Italia, segna le modalità di passaggio al cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione e nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale e l’Agenzia per la Cyber sicurezza Nazionale (ACN). Attraverso l’adozione del cloud computing, oltre che la digitalizzazione della PA, l’innovazione tecnologica, connessione e infrastrutture digitali e sviluppo delle competenze digitali, Italia Digitale 2026 si pone dunque l’ulteriore obiettivo di accompagnare il 75% delle Pubbliche amministrazioni e gli enti locali nella fase di migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso il cloud e far sì che almeno l’80% dei servizi pubblici essenziali siano disponibili per l’erogazione online a tutti i cittadini.
Ultimo aggiornamento: 29 settembre 2025