Link e Allegati

Atto n. 832 del 18 dicembre 2024

Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione e del merito, il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione e il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 300 milioni di euro per l’anno 2025 destinato ai comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna finalizzato a incrementare, in percentuale, il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia, nonché recante gli obiettivi di servizio asili nido e le modalità di monitoraggio per la definizione del livello dei servizi offerto per il 2025. 

LA CONFERENZA STATO-CITTÀ ED AUTONOMIE LOCALI

Nella seduta del 18 dicembre 2024 

VISTO l’articolo 1, comma 496, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, il quale, tra l’altro, istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un Fondo speciale per l’equità del livello dei servizi con una dotazione pari a euro 858.923.000 per l’anno 2025, a euro 1.069.923.000 per l’anno 2026, a euro 1.808.923.000 per l’anno 2027, a euro 1.876.923.000 per l’anno 2028, a euro 725.923.000 per l’anno 2029 e a euro 763.923.000 per l’anno 2030, in attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 71 del 14 aprile 2023, per rimuovere gli squilibri economici e sociali e per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona; 

VISTA, in particolare, la lettera b) del citato comma 496, la quale, tra l’altro, dispone che:  

  • il Fondo è destinato ai comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna, quanto a 300 milioni di euro per l'anno 2025, a 450 milioni di euro per l'anno 2026 e a 1.100 milioni di euro annui per gli anni 2027 e 2028, quale quota di risorse finalizzata a incrementare in percentuale, nel limite delle risorse disponibili per ciascun anno, il numero dei posti nei servizi educativi per l'infanzia di cui all'articolo 2, comma 3, lettera a), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, sino al raggiungimento di un livello minimo che ciascun comune o bacino territoriale è tenuto a garantire; 
  • il livello minimo da garantire è definito quale numero dei posti dei predetti servizi educativi per l'infanzia, equivalenti in termini di costo standard al servizio a tempo pieno dei nidi, in proporzione alla popolazione ricompresa nella fascia di età da 3 a 36 mesi, ed è fissato su base locale nel 33 per cento, inclusivo del servizio privato; 
  • in considerazione delle risorse in argomento, i comuni, in forma singola o associata, garantiscono, secondo una progressione differenziata per fascia demografica tenendo anche conto, ove istituibile, del bacino territoriale di appartenenza, il raggiungimento del livello essenziale della prestazione attraverso obiettivi di servizio annuali; 
  • il contributo è ripartito annualmente con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'istruzione e del merito, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR (ora Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione) e il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, tenendo conto, ove disponibili, dei costi standard per la funzione "Asili nido" approvati dalla stessa Commissione; 
  • l'obiettivo di servizio, per fascia demografica del comune o del bacino territoriale di appartenenza, è fissato con il decreto interministeriale di cui sopra, dando priorità ai bacini territoriali più svantaggiati e tenendo conto di una soglia massima del 28,88 per cento, valida sino a quando anche tutti i comuni svantaggiati non abbiano raggiunto un pari livello di prestazioni; 
  • l'obiettivo di servizio è progressivamente incrementato annualmente sino al raggiungimento, nell'anno 2027, del livello minimo garantito del 33 per cento su base locale, anche attraverso il servizio privato; 
  • con il medesimo decreto sono altresì disciplinati gli obiettivi di potenziamento dei posti di asili nido da conseguire, per ciascuna fascia demografica del bacino territoriale di appartenenza, con le risorse assegnate, e le modalità di monitoraggio sull'utilizzo delle risorse stesse.  

VISTO lo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione e del merito, il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione e il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 300 milioni di euro per l’anno 2025 destinato ai comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna finalizzato a incrementare, in percentuale, il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia, nonché recante gli obiettivi di servizio asili nido e le modalità di monitoraggio per la definizione del livello dei servizi offerto per il 2025, trasmesso, con i relativi allegati, dal Ministero dell’interno in data 11 dicembre 2024; 

VISTA la Nota metodologica, parte integrante dello schema di provvedimento, recante “Obiettivi di servizio asili nido e modalità di monitoraggio per la definizione del livello dei servizi offerto per il 2025” approvata all’unanimità dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard nella seduta del 14 novembre 2024; 

TENUTO CONTO che, nella riunione tecnica del 12 dicembre 2024, il Ministero dell’istruzione e del merito ha richiesto di apportare alla Nota metodologica alcune modifiche, che sono state condivise dall’ANCI e dalle altre Amministrazioni e che l’ANCI ha espresso assenso tecnico; 

CONSIDERATO che la Commissione tecnica per i fabbisogni standard, nella seduta del 16 dicembre 2024, ha approvato, all’unanimità, le modifiche alla menzionata Nota metodologica inserendo, in particolare, un periodo inerente la possibilità, per i comuni sotto i 5.000 abitanti, di ricomprendere, ai fini del computo degli utenti per la verifica del raggiungimento dell’obiettivo di servizio assegnato, i bambini iscritti alla scuola dell’infanzia statale o paritaria ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 (cosiddetti “anticipatari”); 

VISTA la versione definitiva dello schema di decreto e degli allegati, trasmessi dal Ministero dell’interno in data 16 dicembre 2024 e diramati in pari data; 

RILEVATO che nell’odierna seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, l’ANCI e l’UPI hanno espresso parere favorevole all’intesa; 

SANCISCE INTESA

ai sensi dell’articolo 1, comma 496, lettera b), della legge 30 dicembre 2023, n. 213, sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dell’istruzione e del merito, il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione e il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, recante il riparto del contributo di 300 milioni di euro per l’anno 2025 destinato ai comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna finalizzato a incrementare, in percentuale, il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia, nonché recante gli obiettivi di servizio asili nido e le modalità di monitoraggio per la definizione del livello dei servizi offerto per il 2025. 

Il Segretario
Anna Lucia Esposito  

Il Ministro dell’Interno
Matteo Piantedosi