La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) è parte della politica di coesione ed è volta a risolvere con soluzioni comuni i problemi che trascendono i confini nazionali, nonché a sviluppare congiuntamente le potenzialità dei diversi territori.
L’obiettivo di Cooperazione territoriale europea (CTE) trova la sua base giuridica nelle disposizioni del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) concernenti la coesione economica, sociale e territoriale (artt. 174-178). Inizialmente nel 1990 era definita quale iniziativa comunitaria Interreg, successivamente nel periodo di programmazione 2007-2013 è stata sostituita con l’obiettivo di politica di coesione CTE. Per il ciclo 2014-2020 è stato adottato il Regolamento UE n. 1299/2013 del 17 dicembre 2013, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di Cooperazione territoriale europea.
Le regole per la Cooperazione territoriale europea nel periodo di programmazione 2021-2027 sono stabilite dal Regolamento UE n. 1059/2021 del 24 giugno 2021, recante disposizioni specifiche per l'obiettivo Cooperazione territoriale europea (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno (FESR). Nello stesso periodo sono entrati in vigore il Regolamento (UE) 1058/2021 del 24 giugno 2021 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione e il Regolamento (UE) 1060/2021 del 24 giugno 2021 recante disposizioni comuni a tutti i fondi.
La Cooperazione territoriale europea si compone di quattro sezioni. Alle componenti già previste nel periodo di programmazione 2014-2020, ovvero la cooperazione transfrontaliera, cooperazione transnazionale e cooperazione interregionale, nel ciclo 2021-2027 si è aggiunta la cooperazione con le regioni ultraperiferiche.
Le risorse assegnate a livello europeo dal FESR alla CTE ammontano a circa 8 miliardi di euro.
Attualmente l’Italia partecipa a 19 programmi di cooperazione territoriale - gli stessi del ciclo di programmazione 2014/2020 - dieci dei quali hanno un’Autorità di Gestione italiana.
Di particolare interesse per gli enti territoriali è il programma URBACT
URBACT è un Programma europeo, facente parte dell’Obiettivo di Cooperazione territoriale europea (CTE) e co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dagli Stati membri. Tale Programma mira a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile attraverso lo scambio di esperienze e la diffusione delle conoscenze tra città europee, realizzato mediante un’azione di rete e di apprendimento reciproco che fa emergere esperienze e buone pratiche.
URBACT contribuisce direttamente al Policy Objective 5 della Politica di Coesione Europea 2021-2027 (Europa più vicina ai cittadini), supportando la definizione di strategie di sviluppo locale sostenibile.
Per raggiungere tali obiettivi, URBACT finanzia reti transnazionali agendo sulle competenze di amministratori, funzionari e attori locali coinvolti nel design e nell’attuazione di politiche di sviluppo urbano sostenibile in maniera integrata e partecipativa.
Attualmente, l’Agenzia nazionale per la coesione territoriale francese ospita l’Autorità di gestione del programma URBACT. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) rappresenta invece il punto nazionale di contatto per l’Italia.
Ultimo aggiornamento: settembre 2024