Povertà energetica

Il processo verso una transizione energetica equa e accessibile a tutti non può prescindere dal contrasto alla povertà energetica, che la nuova direttiva sull'efficienza energetica (UE) 2023/1791, entrata in vigore nell'ottobre 2023, così definisce: “l'impossibilità per una famiglia di accedere a servizi energetici essenziali che forniscono livelli basilari e standard dignitosi di vita e salute, compresa un'erogazione adeguata di riscaldamento, acqua calda, raffrescamento, illuminazione ed energia per alimentare gli apparecchi, nel rispettivo contesto nazionale, della politica sociale esistente a livello nazionale e delle altre politiche nazionali pertinenti, a causa di una combinazione di fattori, tra cui almeno l'inaccessibilità economica, un reddito disponibile insufficiente, spese elevate per l'energia e la scarsa efficienza energetica delle abitazioni”.

A questi fattori, come precisato nel PNIEC 2024, possono aggiungersi fattori secondari più specifici, quali le caratteristiche del nucleo familiare (ad esempio, la presenza di anziani e bambini), situazioni di salute e vulnerabilità, condizioni geografiche e climatiche, specifiche esigenze energetiche, ecc.

Ai fini della misurazione della povertà energetica, nel Piano viene preso come riferimento l’indicatore “quota di popolazione totale che non è in grado di riscaldare adeguatamente la propria abitazione”. Lo stesso PNIEC rileva che nel 2022 risultavano poco meno di 2,6 milioni di famiglie italiane non in grado di riscaldare adeguatamente la propria abitazione, pari al 9,9% del totale delle famiglie residenti.

Il Piano riporta un elenco di iniziative attivabili dagli enti locali per il contrasto alla povertà energetica, che possono risultare particolarmente efficaci grazie alla conoscenza diretta del contesto e delle condizioni delle famiglie nel territorio:

  • sviluppo di un servizio di audit gratuito per le abitazioni delle famiglie in povertà, con diagnosi energetica e supporto per accedere agli incentivi di ristrutturazione o Conto Termico;
  • installazione di pannelli fotovoltaici negli alloggi sociali di proprietà delle amministrazioni locali;
  • distribuzione gratuita di lampadine LED e altri dispositivi di risparmio alle famiglie più povere;
  • recupero di immobili abbandonati, riqualificandoli dal punto di vista energetico e assegnandoli con canone ridotto alle famiglie più bisognose;
  • prestiti agevolati per installazione di pannelli fotovoltaici per un consumo condiviso;
  • campagne di comunicazione, presso realtà locali, per incentivare comportamenti di consumo virtuosi.

Inoltre, con riferimento alle misure per lo sviluppo di comunità energetiche, il PNIEC ricorda che l’articolo 11, comma 7, del d.lgs. 8 novembre 2021, n. 210, prevede che “gli enti locali che partecipano alle comunità energetiche dei cittadini, con le risorse disponibili a legislazione vigente nei propri bilanci e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, adottano iniziative per promuovere la partecipazione alle comunità stesse dei clienti vulnerabili […]  affinché questi ultimi possano accedere ai benefici ambientali, economici e sociali assicurati dalla comunità stessa. A supporto della realizzazione di tali progetti, il Gestore dei servizi energetici S.p.a., nell'ambito dei servizi di assistenza territoriale a favore dei comuni, mette a disposizione servizi informativi dedicati, ivi inclusi guide informative e strumenti di simulazione”.

Per saperne di più

- La direttiva (UE) 2023/1791
- L’Energy Poverty Advisory Hub è un’iniziativa dell'UE volta a sradicare la povertà energetica e ad accelerare la giusta transizione energetica degli enti locali europei. Nel sito è presente un database interattivo contenente oltre 250 progetti, misure e politiche locali, nazionali e internazionali che affrontano la povertà energetica.

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