Limitazione dell’espansione urbana incontrollata
L’espansione urbana incontrollata comporta effetti sempre più negativi, tanto sull’ambiente quanto sulla qualità della vita.
Il cosiddetto “sprawl urbano” ovvero la dispersione delle grandi aree urbane verso aree non sviluppate circostanti, tra cui campagna e terreni agricoli, si verifica quando il tasso di conversione di uso del suolo è superiore a quello della crescita della popolazione. C’è la necessità di migliori misure politiche e strumenti di conoscenza per affrontare gli impatti negativi della sua espansione. È fondamentale incoraggiare metodi di sviluppo positivi, come il miglioramento della densità delle aree residenziali esistenti all’interno delle città per contenere o ridurre l’espansione, piuttosto che favorire lo sviluppo urbano diffuso che promuove zone edificabili periferiche che portano a nuovi imbottigliamenti del traffico e dei trasporti. Per superare queste difficoltà, a livello politico, dovrebbero essere incrementate le seguenti quattro misure:
- maggiore controllo della proliferazione urbana;
- applicazione di un’“analisi dello sprawl” come strumento di pianificazione urbanistica, territoriale e dei trasporti, valutando le conseguenze di progetti e di zonizzazione;
- definizione di obiettivi, limiti e parametri di riferimento per controllare lo sprawl;
- rafforzamento della pianificazione regionale per incoraggiare l’uso sostenibile del territorio.
Le migliori pratiche per mantenere sotto controllo l’espansione urbana o a titolo compensativo il riutilizzo dei terreni precedentemente utilizzati può aiutare a ridurre l’occupazione del territorio e prevenire l’espansione urbana.
La campagna può essere conservata attraverso zone funzionali e piani territoriali che determinino limiti alle abitazioni e coinvolgano per la consultazione le parti interessate, nonché la creazione di aree verdi pubbliche con restrizioni all’edificazione.
I decisori politici - tra i quali gli Amministratori locali - anche in tale ambito giocano un ruolo fondamentale in quanto sono dotati di strumenti per impedire o limitare la diffusione dell’espansione urbana, attraverso la promozione del recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, piuttosto che la costruzione di nuove aree edificabili.
Definire, quindi, limiti precisi all’espansione urbana, indicando chiaramente quali aree sono destinate a rimanere agricole, naturali o ad uso speciale.